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Trovata la strada per riconoscere i casi gravi di coronavirus

Infettivologia Redazione DottNet | 14/07/2020 18:23

E' il deficit di proteine cruciali nella lotta ai virus (gli interferoni di tipo 1)

 Nel sistema immunitario c'è una 'spia' che potrebbe aiutare a riconoscere le forme più gravi di Covid-19: è il deficit di proteine cruciali nella lotta ai virus (gli interferoni di tipo 1), condizione che solitamente si combina con un'elevata presenza di virus nel sangue e una risposta infiammatoria esagerata. Lo dimostra lo studio condotto su 50 pazienti da un gruppo francese guidato dall'Università di Parigi. I risultati, pubblicati su Science, potrebbero aprire a una nuova terapia combinata che unisca l'integrazione di interferone con la neutralizzazione dell'infiammazione. Stando ai dati epidemiologici, circa il 5-10% dei pazienti Covid progredisce verso una forma di malattia molto severa, ma restano ancora da chiarire i meccanismi immunitari che portano a questa cascata incontrollata di eventi.

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Per fare chiarezza, i ricercatori guidati da Jérome Hadjadj hanno esaminato le cellule immunitarie di 50 pazienti che manifestavano forme di Covid-19 da mediamente severe a molto gravi. Nei pazienti più critici è stata riscontrata una scarsa produzione ed efficacia degli interferoni di tipo 1. Se finora diversi studi avevano rilevato l'importanza dell'azione locale dell'interferone nel frenare la progressione della malattia, questi nuovi dati suggeriscono che una più ampia produzione di interferoni possa risultare benefica. Visti i risultati, i ricercatori suggeriscono di trattare i pazienti più gravi usando un approccio combinato, focalizzato sulla somministrazione di interferone e terapie antinfiammatorie.

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